Lo spettacolo teatrale, adattamento originale di Luca Guerini del racconto di Lev Tolstoj “La morte di Ivan Il’ic” pubblicato nel 1886, ruota attorno a un brillante funzionario che a seguito di una caduta da una scala inizierà a mettere completamente in discussione la sua vita e le sue certezze, dal rapporto con la moglie a quello con gli amici. Sarà messo in scena in maniera meta-teatrale, a raccontarlo saranno infatti due attori durante le prove generali dello spettacolo.
Il testo di Tolstoj è spesso letto dal pubblico in una maniera sbagliata complice il titolo fuorviante: è invece un’opera che parla di vita e del dare senso ad ogni attimo vissuto su questa terra, una riflessione che tutti noi dovremmo fare.
La vita di Ivan credo mostri il lento decadere, o meglio, implodere di una società  alto borghese, quella russa, la cui fine avrebbe segnato irrimediabilmente tutto il Novecento.
Nell’idea del regista Luca Guerini la malattia vissuta da Ivan può essere paragonata, per analogia, al periodo assurdo che abbiamo vissuto (e che stiamo ancora vivendo) e l’invito che parte dal palcoscenico rivolto agli spettatori è quello di interrogarci sulla vita, sulla nostra esistenza individuale e social, dare importanza alle piccole cose, le amicizie ed il proprio nucleo familiare.