Tutto è lecito al musicista del ‘600. Distanziandosi dalla civiltà antica, senza tuttavia dimenticarla, egli trae forza dalle rovine del passato e dalla loro bellezza ormai caduca, nella ricerca costante di un rinnovato pathos, seguendo l’istinto libero della variazione. La Tiorba e la Chitarra, due strumenti complementari: l’una sviluppata in un registro grave, di dolce e solenne profondità, l’altra interamente acuta, priva di bassi di sostegno, brillante e chiara. Entrambe protagoniste di un periodo musicale e storico straordinario, ricco di contrasti e meraviglie: il Barocco.
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Associazione Musica Poetica
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