Dopo aver esposto negli anni in sedi di prestigio di numerose città, (ad esempio Palazzo dei Diamanti a Ferrara e Palazzo delle Esposizioni in Via Nazionale a Roma), Luana Trapè organizza la sua prima personale a Fermo, amata città presente in molte sue opere e protagonista della mostra, che si svolge per sua precisa scelta nel Museo archeologico – attualmente in formazione e in crescita – che oggi apre le braccia alla contemporaneità.
Le opere esposte si dividono in 2 gruppi: quello che si snoda a terra è un progetto realizzato appositamente per il museo archeologico di Fermo, con l’allestimento di Giovanni Ercoli. Le EMERSIONI, che ricordano gli scavi archeologici, “dissotterrano” – per così dire – le tappe della creazione: mostrando come nel corso del tempo variamente nelle opere si compongono le materie, l’argilla e la cera. È come essere presenti al momento dello scavo, osservare come si trova un reperto nell’attimo della scoperta.
È una discesa, oltre che nel tempo, nel processo di evoluzione dell’umano, e nella psicologia dell’uomo moderno.
Alle pareti le sculture che – scrive nel catalogo Elisabetta Longari – “come diceva Genet a proposito di Giacometti, divengono visibili dopo un lungo viaggio dall’oltretomba, iniziato nella notte dei tempi. Sono statuette votive disposte alla metamorfosi che contengono il ricordo di Nanni Valentini.”
Queste opere di Luana Trapè dunque rimettono in gioco l’arcaico, adeguandolo però al proprio tempo.
Anche le formelle e i disegni recano tracce della sua passione per l’arte del passato, richiamandosi alla preistoria, al mito, alla classicità, al Medioevo.
L’Associazione PERIFERIE di Fermo (che propone la mostra) fin dalla nascita trent’anni fa ha organizzato eventi in luoghi della città carichi di storia che si affacciavano a nuove funzioni, curando in modo particolare la relazione tra le Arti.
In questo spirito ha programmato lo svolgimento – durante l’esposizione – di 4 incontri: con l’archeologa Carla di Cintio, i poeti Andrea Lanfranchi e Sandro Olimpi, il musicista Andrea Strappa, il fotografo Romano Folicaldi. Attraverso le loro voci LA CITTà SI RACCONTA: ognuno testimonia la sua esistenza e la sua attività artistica in essa, così come avviene per Giovanni Ercoli, Luana Trapè, e l’attore Stefano De Bernardin, che leggerà passi degli scritti in catalogo.
Informazioni
0734.217140 - museidifermo@comune.fermo.it
Organizzazione
Luana Trapè