Raffaele Ciccaleni è acquerellista, insegnante e scrittore.
Ha pubblicato articoli ed opere su riviste italiane ed internazionali; molti suoi acquerelli hanno ottenuto premi e riconoscimenti, venendo esposti in Italia e all’estero, è specializzato nella pittura en plein air, in cui la tecnica acquerellistica è ideale per la sua immediatezza e freschezza di esecuzione.
Nel 2018 gli è stato conferito il titolo di Pittore dei Borghi in un circuito nazionale di concorsi di pittura estemporanea.
Tiene in tutte le stagioni corsi, laboratori e dimostrazioni di acquerello; negli ultimi anni ha guidato vari workshop sui temi del paesaggio alla manifestazione internazionale Fabriano in Acquarello ed ha ideato seguitissime pagine Facebook basate su tutti gli aspetti ed ai materiali della pittura ad acqua.
Dal 2019 è Ambassador per l’Italia della ditta americana produttrice di colori extrafini Daniel Smith che gli ha dedicato la “Raffaele Ciccaleni dotcard”, una cartella personalizzata che permette di provare i colori usati dall’artista.
La sua ricerca coloristica, iniziata da lungo tempo, si va sempre più concentrando sull’uso delle triadi – semplici e composte – di colori; questo argomento, nel corso dell’anno, verrà approfondito e divulgato in laboratori, pubblicazioni e siti web specializzati.
Sul paesaggio e l’acquerello
Achille Campanile diceva che la natura ci offre i suoi spettacoli migliori – l’alba, il tramonto, il cielo – da contemplare gratuitamente.
E noi, sempre distratti, li guardiamo appena.
Non so con quali occhi guardiate il paesaggio.
Ogni paesaggio. Di ogni luogo.
Quello dove arriva lo sguardo, che sembra di stare lì, dove le terre si confondono con i verdi, mentre sullo fondo tutto si perde nell’azzurro e nell’indistinto della distanza.
E quello fatto di ocre, di conchiglie, di sassi che vengono calpestati, e sono una meraviglia.
Sopra, il blu cobalto dei cieli luminosi. O le nuvole, che aspettano di essere dipinte ad acquerello.
Applicare alla pittura un suggerimento degli antichi maestri di retorica:
“Tieni il soggetto, i toni e i colori seguiranno”.
Uno studioso inglese di fine ‘900 ha detto che la sfida del dipingere ad acquerello consiste in questo: “Costruire una composizione utilizzando lavature che vanno dai toni chiari a quelli scuri, mentre si lasciano sulla carta degli spazi bianchi per rappresentare i punti di luce, richiede la pianificazione di un giocatore di scacchi, la concentrazione di un maestro Zen e la destrezza di un chirurgo del cervello”.
Raffaele Ciccaleni
NON hanno parlato di lui: Fabio Fazio, Vittorio Sgarbi, Barack Obama, né i critici d’arte che saccheggiano i dizionari ma non saprebbero distinguere il blu cobalto dal blu oltremare.
Ha invece molto parlato di lui Francesco (il nipote).
Informazioni
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Organizzazione
UNIPOP Fermo